DISCIPLINA DEL RAPPORTO DI LAVORO DEI DIPENDENTI DELLE AMBASCIATE, CONSOLATI, LEGAZIONI, ISTITUTI CULTURALI ED ORGANISMI INTERNAZIONALI IN ITALIA.

Il 6 aprile presso il Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali, alla presenza della delegazione di parte pubblica composta dal Direttore Generale Dott. Romolo De Camillis, dalla D.ssa Maria Concetta Corinto e dalla D.ssa Valentina Savastano, la Ceuq ha firmato il rinnovo per il triennio 2023-2025 delle linee guida della Disciplina del rapporto di lavoro dei dipendenti delle Ambasciate, Consolati, Legazioni, Istituti Culturali ed Organismi Internazionali in Italia.

Dopo un intenso lavoro siamo riusciti ad apportare notevoli miglioramenti al precedente documento. Sono stati mesi di confronti serrati con il Ministero del Lavoro e degli Esteri, anche aspri ma sempre all’insegna della realtà e della condivisione che alla fine hanno portato la delegazione pubblica ad accettare gran parte delle nostre indicazione relativamente all’equità fiscale, agli aumenti stipendiali, alle tutele sul lavoro, alle nuove metodologie di lavoro come lo Smart Working, al contrasto al mobbing sul posto di lavoro, all’applicazione del Decreto Legislativo 81/08 sulla sicurezza sul lavoro, ai previsti permessi per i lavoratori che hanno necessità di attivare la PMA.

Abbiamo dato particolare attenzione all’obbligo per le Ambasciate di costituirsi come sostituto di imposta, parimenti si è nuovamente chiesto di intervenire presso l’Agenzia delle Entrate per far cessare l’invio delle ingiuste cartelle esattoriali.

Sì è, inoltre, chiesto in sede di rinnovo un intervento da parte del Ministero degli Esteri attivando i cosiddetti “buoni uffici” nelle situazioni particolarmente critiche.

La firma delle linee guida è per noi solo un punto di partenza e non di arrivo, vogliamo arrivare ad un vero CCNL ed al riconoscimento della categoria.

Nei prossimi giorni chiederemo di convocare l’osservatorio proprio per far atterrare le innovazioni inserite nelle realtà dei nostri colleghi. Uniti si vince.

IL SEGRETARIO GENERALE FEDAE

Orazio Ruggiero